“Cristiani insieme per la pace” è il nome che si è data una rete che attualmente è composta da 16 parrocchie, tra cui la nostra.
Domenica 15 settembre ha organizzato una manifestazione in piazza dell’Isolotto che ha visto la partecipazione, ad occhio, di oltre 300 persone.
Dopo i saluti di Mirko Dormentoni, che nell’occasione rappresentava la sindaco Funaro, ha preso la parola don Fabio Masi che, partendo da un brano del libro del Levitico, ha concluso con le seguenti considerazioni: «Bisogna screditare la ricchezza come accumulo idolatrico. Oggi il ‘mercato’, il potere economico più che il potere politico, è il motore della storia, è l’idolo intoccabile che muove la storia del mondo provocando fame, guerre, dolore e morte.
In questo momento il problema più urgente è deporre le armi e trattare, ma per il futuro dobbiamo misurarci con questa intuizione del Levitico, non interpretandola in modo letterale ma per tenerla come orizzonte in cui porre la vita».
Sono seguiti vari interventi anche interconfessionali e interreligiosi (Buddisti Soka Gakkai, Consiglio delle Chiese Cristiane, Avventisti del Settimo Giorno) e di realtà cattoliche impegnate sulla pace (Fondazione “La Pira”, Comunità di Ricorboli e Le Rose, Freudens des Friedens Neubrandeburg, Centro Internazionale Studenti “La Pira”, Comunità di Ricorboli e vari altri che mi perdoneranno per non averli citati per nome).
Gli interventi sono stati introdotti dai due conduttori Andrea Poggi della Madonna della Tosse e Ilaria Masi di Santo Stefano in Pane, intervallati da canti del coro “Mare Nostro” e dalle invocazioni della piazza «Giù le armi e trattate!».
Di rilievo l’intervento del Vescovo.
Ma prima del suo intervento il Vescovo è stato protagonista di un gesto molto applaudito. Dopo l’intervento di don Luca (link all’intervento) nel quale si rilevava come questa piazza evocasse il conflitto che ancora abita la Chiesa Fiorentina: quello che dal 1968 separa la Comunità dell’Isolotto dalla Chiesa fiorentina, il Vescovo, immediatamente dopo l’intervento di due rappresentanti della Comunità, ha voluto salutarle e idealmente abbracciarle.
In una continuità ideale con quella stagione è stato mostrato l’anello che il Cardinal Piovanelli donò a favore della campagna per il sostegno ai lavoratori che volevano uscire dalle fabbriche di armi per cercare un lavoro che non li mettesse in conflitto con la propria coscienza.
Infine un ringraziamento agli Scout che hanno portato e riportato le sedie, e che hanno animato il segno conclusivo: il simbolo della nonviolenza disegnato in piazza dai corpi dei partecipanti.
Aggiunta di mercoledì 18 settembre.