25ª Domenica T.O. – ANNO A
Ricordati di mettere il cellulare in modalità “aereo” per non disturbare e non essere disturbato.
Canto
SIAMO ARRIVATI
Siamo arrivati da mille strade diverse,
in mille modi diversi
in mille momenti diversi…
perché il Signore ha voluto così.Ci ha chiamato per nome,
ci ha detto: “Siete liberi!
Se cercate la mia strada,
la mia strada è l’amore!”.Ci ha donato questa casa,
ci ha detto:”Siate uniti!
Se amate la mia casa,
la mia casa è la pace!”.Siamo arrivati da mille strade diverse,
con mille cuori diversi;
ora siamo un unico cuore
perché il Signore -ha voluto così.- (bis)
Riti di accoglienza
Che nome date al vostro bambino?
Giulia
Davide
Per i vostri bambini che cosa chiedete alla Chiesa di Dio?
Il Battesimo.
Cari genitori,
chiedendo il Battesimo per i vostri figli,
voi vi impegnate a educarli nella fede,
perché, nell’osservanza dei comandamenti,
imparino ad amare Dio e il prossimo,
come Cristo ci ha insegnato.
Siete consapevoli di questa responsabilità?
Sì.
E voi, padrini e madrine,
siete disposti ad aiutare i genitori
in questo compito così importante?
Sì.
E tutti voi, cari fratelli e sorelle,
volete essere una comunità di fede e di amore
per essere testimoni di Cristo per questi bambini?
Sì.
Cari Giulia e Davide,
con grande gioia
la nostra comunità cristiana vi accoglie.
In suo nome io vi segno con il segno della croce.
E dopo di me anche voi, genitori e padrini,
farete sul vostro bambino il segno di Cristo Salvatore.
E, senza nulla dire, traccia sulla fronte di ogni bambino il segno di croce. Quindi invita i genitori, ed eventualmente i padrini, a ripetere il suo gesto.
Gloria
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama. (2 v)
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie
per la tua immensa gloria.
Signore Dio, Re del cielo,
Dio Padre onnipotente,
Figlio unigenito
Cristo Gesù.
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama.
Signore Dio, agnello di Dio,
Figlio del Padre onnipotente,
tu che togli i peccati del mondo
abbi pietà di noi.
Tu che togli i peccati del mondo
accogli benigno la nostra preghiera
tu che siedi alla destra del Padre
abbi pietà di noi!
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama.
Tu solo il santo, tu solo il Signore,
tu l’altissimo Gesù Cristo,
con lo Spirito santo
nella gloria del Padre.
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama. (2 v)
Colletta
Preghiamo.
Ciascuno formula in silenzio la propria intenzione di preghiera.
O Padre, le tue vie sovrastano le nostre vie quanto il cielo sovrasta la terra: concedi a noi la gioia semplice di essere operai della tua vigna senza contare meriti e fatiche, lieti solo di portare frutti buoni per la speranza del mondo. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Is 55,6-9
Dal libro del profeta Isaia
Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino.
L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona.
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale dal Salmo 144 (145)
Rit. Il Signore è vicino a chi lo invoca.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.
Rit.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Rit.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
Rit. Il Signore è vicino a chi lo invoca.
Seconda Lettura Fil 1,20c-24.27a
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi
Fratelli, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia. Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno.
Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; ma per voi è più necessario che io rimanga nel corpo. Comportatevi dunque in modo degno del vangelo di Cristo.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Canto al vangelo Cfr. At 16,14b
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
e comprenderemo le parole del Figlio tuo.
Alleluia, alleluia.
Rit. Alleluia, Alleluia, Alleluia, Alleluia,
Alleluia, Alleluia, Alleluia! (2 volte)
La nostra festa non deve finire,
non deve finire e non finirà, (2 volte)
Perché la festa siamo noi,
che camminiamo verso Te,
perché la festa siamo noi,
cantando insieme così:
Rit. Alleluia, Alleluia, Alleluia, Alleluia,
Alleluia, Alleluia, Alleluia! (2 volte)
VANGELO Mt 20,1-6
Dal Vangelo secondo Matteo
Gloria a te, o Signore.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».
Parola del Signore. Lode a te o Cristo.
La professione di fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito, Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero; generato, non creato: della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. (si china il capo) Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo; e per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi, sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture; è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti: e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre ed il Figlio è adorato e glorificato: e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. E aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Gli ultimi
saranno primi
e i primi, ultimi
La nostra preghiera di oggi
Preghiamo il Signore che ci chiama a lavorare nella sua vigna.
- Signore, tu chiami ogni persona a lavorare nella tua vigna:
– donaci un cuore che sappia ascoltare la tua parola e il coraggio di farci servi e testimoni del tuo Vangelo. - Signore, tu dai a ciascuno secondo il tuo amore:
– donaci la forza di dissolvere le nostre divisioni e invidie; fa’ che sappiamo trasmettere la gioia della comunione con te. - Signore, tu hai detto: «Gli ultimi saranno i primi, e i primi gli ultimi»:
– donaci di essere una Chiesa umile, purificata da ogni orgoglio e arroganza, che prediliga i poveri. - Signore, l’apostolo ci ha esortato a vivere in modo degno del Vangelo:
– donaci la sapienza per costruire un mondo dove la giustizia e la pace vincano le guerre e le sopraffazioni. - Signore, l’apostolo ci richiama a glorificare Dio nei nostri corpi:
– dona a Niccolò e Sofia, sposi novelli, di sperimentare il tuo accompagnamento nelle loro vite e di diventare segno vivente del tuo amore. - Signore, il profeta ci ricorda che le vie di Dio sovrastano le nostre vie:
– dona a Giulia e Davide che oggi ricevono il Battesimo la capacità di scorgere e percorrere la via della vita seguendoti. - Signore, tu ci chiami a vivere in te:
– dona a Mauro e a tutti i nostri fratelli e sorelle defunti il riposo eterno e la luce senza tramonto.
Santa Maria, Madre di Dio,
– prega per noi.
San Giovanni Battista,
– prega per noi.
San Giuseppe,
– prega per noi.
Santi Pietro e Paolo,
– pregate per noi.
Santa Giulia
– prega per noi.
San Davide
– prega per noi.
Santi tutti di Dio,
– pregate per noi.
ORAZIONE DI ESORCISMO E UNZIONE PREBATTESIMALE
Dio onnipotente, tu hai mandato il tuo unico Figlio per dare all’uomo, schiavo del peccato, la libertà dei tuoi figli; umilmente ti preghiamo per questi bambini, che fra le seduzioni del mondo dovranno lottare contro lo spirito del male: per la potenza della morte e risurrezione del tuo Figlio, liberali dal potere delle tenebre, rendili forti con la grazia di Cristo, e proteggili sempre nel cammino della vita. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Vi ungo con l’olio, segno di salvezza: vi fortifichi con la sua potenza Cristo Salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
Dopo questa formula, il sacerdote, in silenzio, fa l’unzione con l’olio dei catecumeni sul petto dei singoli battezzandi.
Liturgia Battesimale
Padre misericordioso, dal fonte del Battesimo hai fatto scaturire in noi la nuova vita di figli.
Gloria a te, o Signore!
Tu dall’acqua e dallo Spirito Santo fai di tutti i battezzati un solo popolo di Cristo.
Gloria a te, o Signore!
Tu infondi nei nostri cuori lo Spirito del tuo amore per darci la libertà e la pace.
Gloria a te, o Signore!
Tu chiami i battezzati perché annuncino con gioia il Vangelo di Cristo nel mondo intero.
Gloria a te, o Signore!
Per il mistero di quest’acqua santificata dal tuo Spirito, fa’ rinascere a vita nuova questi bambini, che tu chiami al Battesimo nella fede della Chiesa, perché abbiano la vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
RINUNCIA A SATANA E PROFESSIONE DI FEDE
Cari genitori, padrini e madrine, i bambini che voi presentate stanno per ricevere il Battesimo.
Nel suo amore Dio darà loro una vita nuova e rinasceranno dall’acqua e dallo Spirito Santo.
A voi il compito di educarli nella fede, perché la vita divina che ricevono in dono sia preservata dal peccato e cresca di giorno in giorno.
Se dunque, in forza della vostra fede, siete pronti ad assumervi questo impegno, memori delle promesse del vostro Battesimo, rinunciate al peccato, e fate la vostra professione di fede in Cristo Gesù: è la fede della Chiesa nella quale i vostri figli vengono battezzati.
Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio?
Rinuncio.
Rinunciate alle seduzioni del male, per non lasciarvi dominare dal peccato?
Rinuncio.
Rinunciate a satana, origine e causa di ogni peccato?
Rinuncio.
Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?
Credo.
Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
Credo.
Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?
Credo.
Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla, in Cristo Gesù nostro Signore.
Amen.
BATTESIMO
Volete dunque che Giulia riceva il Battesimo nella fede della Chiesa che tutti insieme abbiamo professato?
Sì, lo vogliamo.
Giulia, io ti battezzo nel nome del Padre
e del Figlio
e dello Spirito Santo.
Volete dunque che Davide riceva il Battesimo nella fede della Chiesa che tutti insieme abbiamo professato?
Sì, lo vogliamo.
Davide, io ti battezzo nel nome del Padre
e del Figlio
e dello Spirito Santo.
UNZIONE CON IL SACRO CRISMA
Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, vi ha liberato dal peccato e vi ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, unendovi al suo popolo; egli stesso vi consacra con il crisma di salvezza, perché inseriti in Cristo, sacerdote, re e profeta, siate sempre membra del suo corpo per la vita eterna.
Amen.
CONSEGNA DELLA VESTE BIANCA E DEL CERO ACCESO
Giulia e Davide siete diventati nuova creatura, e vi siete rivestiti di Cristo. Questa veste bianca sia segno della vostra nuova dignità: aiutati dalle parole e dall’esempio dei vostri cari, portatela senza macchia per la vita eterna.
Amen.
Ricevete la luce di Cristo.
A voi, genitori, e a voi, padrini e madrine, è affidato questo segno pasquale, fiamma che sempre dovete alimentare.
Abbiate cura che i vostri bambini, illuminati da Cristo, vivano sempre come figli della luce; e perseverando nella fede, vadano incontro al Signore che viene, con tutti i santi, nel regno dei cieli.
RITO DELL’« EFFETA »
Il Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti, ti conceda di ascoltare presto la sua parola, e di professare la tua fede, a lode e gloria di Dio Padre.
Amen.
Canto all’offertorio
BENEDICI O SIGNORE
Nebbia e freddo,
giorni lunghi e amari
mentre il seme muore.
Poi il prodigio
antico e sempre nuovo
del primo filo d’erba.
E nel vento dell’estate
ondeggiano le spighe;
avremo ancora pane.
Benedici, o Signore
questa offerta che portiamo a Te.
Facci uno come il pane
che anche oggi hai dato a noi.
Nei filari,
dopo il lungo inverno
fremono le viti.
La rugiada
avvolge nel silenzio
i primi tralci verdi.
Poi i colori dell’autunno
coi grappoli maturi;
avremo ancora vino.
Benedici, o Signore
questa offerta che portiamo a Te.
Facci uno come il vino
che anche oggi hai dato a noi.
Santo
Santo, Santo,
Santo il Signore,
Dio dell’universo.
Santo, Santo.
I cieli e la terra
sono pieni della tua gloria.
Osanna nell’alto dei cieli.
Osanna nell’alto dei cieli.
Santo, Santo,
Santo il Signore,
Dio dell’universo.
Santo, Santo.
I cieli e la terra
sono pieni della tua gloria.
Benedetto colui che viene
nel nome del Signore.
Osanna nell’alto dei cieli.
Osanna nell’alto dei cieli.
Santo, Santo, Santo.
Agnello di Dio
Antifona alla comunione
Prima di accostarci al Pane Eucaristico, facciamo memoria del Pane della Parola che abbiamo ricevuto dicendo insieme:
«Gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi», dice il Signore. (Mt 20,16)
Comunione
INSIEME È PIÙ BELLO
Dietro i volti sconosciuti
della gente che mi sfiora,
quanta vita,
quante attese di felicità,
quanti attimi vissuti,
mondi da scoprire ancora,
splendidi universi accanto a me…RIT: È PIU’ BELLO INSIEME, È UN DONO GRANDE L’ALTRA GENTE, È PIU’ BELLO INSIEME.
È PIU’ BELLO INSIEME, È UN DONO GRANDE
L’ALTRA GENTE, È PIU’ BELLO INSIEME.E raccolgo nel mio cuore
la speranza ed il dolore,
il silenzio,
il pianto della gente attorno a me.
In quel pianto, in quel sorriso,
è il mio pianto, il mio sorriso:
chi mi vive accanto è un altro me. RITFra le case e i grattacieli,
fra le antenne lassù in alto,
così trasparente il cielo non l’ho visto mai.
E la luce getta veli
di colore sull’asfalto
ora che cantate insieme a me. RIT
Canto finale
E LA STRADA SI APRE
Raggio che buca le nubi ed è già cielo aperto
acqua che scende decisa scavando da sé
l’argine per la vita.
La traiettoria di un volo che
sull’orizzonte di sera
tutto di questa natura ha una strada per sé.Attimo che segue attimo un salto nel tempo
passi di un mondo che tende oramai all’unità
che non è più domani
usiamo allora queste mani
scaviamo a fondo nel cuore
solo scegliendo l’amore il mondo vedrà…Che la strada si apre passo dopo passo
ora su questa strada noi. E si spalanca un cielo
un mondo che rinasce si può vivere per l’unità.Nave che segue una rotta in mezzo alle onde
uomo che s’apre la strada in una giungla di idee
seguendo sempre il sole,
quando si sente assetato
deve raggiungere l’acqua
sabbia che nella risacca ritorna al mare.
Usiamo allora queste mani
scaviamo a fondo nel cuore
solo scegliendo l’amore il mondo vedrà.
RIT.
Per la preghiera a casa
Orientamenti per la preghiera
Leggere nella bibbia: Il Dio misericordioso (Esodo 33,12-34,8; Osea 11; Salmo 120; Luca 15,11-32).
Letture di domenica prossima, XXVI del tempo ordinario A
Ezechiele 18,25-28; Salmo 25; Lettera ai Filippesi 2,1-11; Matteo 21,28-32.
Una bontà che va oltre la giustizia
Finalmente un Dio che non è un “padrone”, nemmeno il migliore dei padroni. È altra cosa: è il Dio della bontà senza perché, che crea una vertigine nei normali pensieri, che trasgredisce le regole del mercato, che sa ancora saziarci di sorprese.
Intanto è il signore di una vigna: fra tutti i campi la vigna è quello dove il contadino investe più passione e più attese, con sudore e poesia, con pazienza e intelligenza. È il lavoro che più gli sta a cuore: per cinque volte infatti, da uno scuro all’altro, esce a cercare lavoratori.
È questa terra la passione di Dio, e coinvolge me nella sua custodia; è questa mia vita che gli sta a cuore, vigna da cui attende il frutto più gioioso. Eppure mi sento solidale con gli operai della prima ora che contestano: non è giusto dare la medesima paga a chi fatica molto e a chi lavora soltanto un’ora. È vero: non è giusto. Ma la bontà va oltre la giustizia. La giustizia non basta per essere uomini. Tanto meno basta per essere Dio. Neanche l’amore è giusto, è un’altra cosa, è di più.
Se, come Lui, metto al centro non il denaro, ma l’uomo; non la produttività, ma la persona; se metto al centro quell’uomo concreto, quello delle cinque del pomeriggio, un bracciante senza terra e senza lavoro, con i figli che hanno fame e la mensa vuota, allora non posso contestare chi intende assicurare la vita d’altri oltre alla mia.
Dio è diverso, ma è diversa pienezza. Non è un Dio che conta o che sottrae, ma un Dio che aggiunge continuamente un di più. Che intensifica la tua giornata e moltiplica il frutto del tuo lavoro. Non fermarti a cercare il perché dell’uguaglianza della paga, è un dettaglio, osserva piuttosto l’accrescimento, l’incremento di vita inatteso che si espande sui lavoratori.
Nel cuore di Dio cerco un perché. E capisco che le sue bilance non sono quantitative, davanti a Lui non è il mio diritto o la mia giustizia che pesano, ma il mio bisogno. Allora non calcolo più i miei meriti, ma conto sulla sua bontà. Dio non si merita, si accoglie.
Ti dispiace che io sia buono? – No, Signore, non mi dispiace, perché sono l’ultimo bracciante e tutto è dono. No, non mi dispiace perché so che verrai a cercarmi anche se si sarà fatto tardi. Non mi dispiace che tu sia buono. Anzi. Sono felice che tu sia così, un Dio buono che sovrasta le pareti meschine del mio cuore fariseo, affinché il mio sguardo opaco diventi capace di gustare il bene.
padre Ermes Ronchi
