5ª DOMENICA DI PASQUA – ANNO C – PRIME COMUNIONI
Ricordati di mettere il cellulare in modalità “aereo” per non disturbare e non essere disturbato.
Canto
LA CASA
Oggi qualcuno mi ha detto:
“Vieni ad abitare la Mia casa!”.
L’anima ha esultato
e un canto mi è sgorgato dal cuor:Oh com’è bello e gioioso, Signor,
abitare nella tua casa
dove ognuno si riposa
ed il cuore e’ pieno di gioia!Voglio cantare, sempre voglio cantar,
e donare la gioia al Signore,
per quest’armonia divina
che la tua dimora mi dà.Sapienza e luce in ogni cosa
risaltan lo splendor,
la casa Tua, Signore,
vorrò sempre abitar. RIT
Aspersione con l’acqua lustrale
Fratelli e sorelle carissimi, invochiamo la benedizione di Dio nostro Padre perché questo rito di aspersione ravvivi in noi la grazia del Battesimo, per mezzo del quale siamo stati immersi nella morte redentrice del Signore per risorgere con lui alla vita nuova.
Padre, gloria a te, che dall’Agnello immolato sulla croce fai scaturire le sorgenti dell’acqua viva.
Gloria a te, o Signore.
Cristo, gloria a te, che rinnovi la giovinezza della Chiesa nel lavacro dell’acqua con la parola della vita.
Gloria a te, o Signore.
Spirito, gloria a te, che dalle acque del Battesimo ci fai riemergere come primizia della nuova umanità.
Gloria a te, o Signore.
Il prete prende l’aspersorio e asperge se stesso e i ministri, poi il clero e il popolo
FACCI NUOVI
Tu che fai nuove, Tutte le cose
Fa che oggi diventiamo, nuovi con te!Fai nuovo questo lavoro
questo mio giorno perché,
siamo tutti gli istanti
vissuti solo per Te.Fai nuovo questo incontro
con i fratelli Signor,
so che in ognuno di loro
sempre incontrarti potrò.Fai nuovo questo dolore
che anche oggi verrà
facci scoprire l’Amore
che in ogni croce sarà.
Dio ricco di misericordia ci purifichi dai peccati e per questa celebrazione dell’Eucaristia ci renda degni di partecipare alla mensa del suo regno nei secoli dei secoli. Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama. (2 v)
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie
per la tua immensa gloria.
Signore Dio, Re del cielo,
Dio Padre onnipotente,
Figlio unigenito
Cristo Gesù.
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama.
Signore Dio, agnello di Dio,
Figlio del Padre onnipotente,
tu che togli i peccati del mondo
abbi pietà di noi.
Tu che togli i peccati del mondo
accogli benigno la nostra preghiera
tu che siedi alla destra del Padre
abbi pietà di noi!
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama.
Tu solo il santo, tu solo il Signore,
tu l’altissimo Gesù Cristo,
con lo Spirito santo
nella gloria del Padre.
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama. (2 v)
Colletta
Preghiamo.
Ciascuno formula in silenzio la propria intenzione di preghiera.
O Padre, che tutto rinnovi nel tuo Figlio glorificato, fa’ che mettiamo in pratica il suo comandamento nuovo e così, amandoci gli uni gli altri, ci manifestiamo al mondo come suoi veri discepoli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Introduzione alla Liturgia della Parola
Sulla Croce il Cristo rivela pienamente il suo amore per l’uomo; sarà l’imitazione di questo amore, vissuto in piena reciprocità, a definire la condizione cristiana. I primi discepoli hanno affrontato qualsiasi disagio pur di moltiplicare le comunità dei credenti. Noi pure dobbiamo fare ogni sforzo per anticipare fin d’ora quella comunione con Dio e tra noi che caratterizza “il nuono cielo e la nuova terra” del tempo definitivo.
LITURGIA DELLA PAROLA
Intronizzazione della Parola
OGNI MIA PAROLA
Come la pioggia e la neve
scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare
e far germogliare la terra;Così ogni mia parola
non ritornerà a me
senza operare quanto desidero,
senza aver compiuto
ciò per cui l’avevo mandata.
Ogni mia parola, ogni mia parola.
(2 volte)
Prima Lettura At 14,21b-27
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Paolo e Bàrnaba ritornarono a Listra, Icònio e Antiòchia, confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede «perché – dicevano – dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni».
Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto. Attraversata poi la Pisìdia, raggiunsero la Panfìlia e, dopo avere proclamato la Parola a Perge, scesero ad Attàlia; di qui fecero vela per Antiòchia, là dove erano stati affidati alla grazia di Dio per l’opera che avevano compiuto.
Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale dal Salmo 144 (145)
Alleluia, alleluia, alleluia.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.
Alleluia, alleluia, alleluia.
Seconda Lettura Ap 21,1-5a
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più.
E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:
«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
Egli abiterà con loro
ed essi saranno suoi popoli
ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.
E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi
e non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Canto al vangelo
Alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore: come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. (Gv 13,34)
Alleluia.
Alleluia alleluia! Alleluia, alleluia Dio ha visitato il suo popolo,
ha fatto meraviglie per noi, alleluia!Gli occhi dei cechi vedono la luce, gli orecchi sordi odono la voce:
Dio ha fatto meraviglie per noi, Dio ha fatto meraviglie per noi!Rit. Alleluia……
I cuori spenti vibrano d’amore, i volti tristi splendono di gioia:
Dio ha fatto meraviglie per noi, Dio ha fatto meraviglie per noi!Rit. Alleluia……
Le bocche mute cantano in coro e mani stanche ritmano la lode:
Dio ha fatto meraviglie per noi, Dio ha fatto meraviglie per noi!Rit. Alleluia……
VANGELO Gv 13,31-33a.34-35
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gloria a te, o Signore.
Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi [voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire]. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».
Parola del Signore. Lode a te o Cristo.
La professione di fede
Fratelli e sorelle, in questo tempo pasquale professiamo la nostra fede rinnovando le promesse del battesimo.
Credete in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?
Credo.
Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
Credo.
Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?
Credo.
Dio ricco di misericordia, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberati dal peccato e ci ha fatti rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia per la vita eterna, in Cristo Gesù, nostro Signore. Amen.
Amatevi
come io
vi ho amato
La nostra preghiera di oggi
Rivolgiamo al Padre la nostra fiduciosa preghiera: egli che nella Pasqua ci ha dato nel Figlio il sacramento di salvezza per tutti, doni la sua benedizione e la sua pace al mondo intero. Preghiamo insieme e diciamo:
Ascoltaci, Signore!
- Signore, ti preghiamo perché le persone
smettano di essere prepotenti e di litigare e inizino ad
aiutarsi fra loro. - Signore, proteggi i bambini che vivono dove
ci sono le guerre e dona loro, come ha detto il Papa, una
pace disarmata e una pace disarmante, ed un posto
sicuro dove giocare e ricominciare a sorridere. - Signore, di qualsiasi colore sia la nostra pelle,
aiutaci a capire che siamo tutti uguali e a vivere in
amicizia. - Signore, stai vicino ai nostri parenti malati e a
tutte le persone che soffrono. Fai che impariamo a non
lasciarli da soli e a prenderci cura di loro. - Signore, ti preghiamo per le persone che
lavorano nei campi, dove il sole batte forte e lo
stipendio è bassissimo. Fai che possano ottenere un
salario adeguato per mantenere le loro famiglie. - Signore, molte persone non hanno una casa e
sono costretti a dormire al freddo senza una coperta
calda. Apri i nostri occhi perché impariamo a vedere i
loro bisogni e ad aiutarli. - Signore, chi è ricco pensa che i soldi possano
risolvere tutto, ma in realtà questo spesso li separa
dagli altri. Ti preghiamo: donagli un cuore più
generoso. - Signore, ti preghiamo affinché i nostri defunti
dall’alto del cielo ci possano guardare, seguire e aiutare
durante il nostro cammino della vita.
Tutti: Ascoltaci, Signore!
(Intenzioni personali formulate nel silenzio)
(Tutti): Accogli le nostre preghiere, o Padre: te le presentiamo animati dallo Spirito che accorda le nostre voci al tuo volere e ci rende fratelli nel Signore risorto, vivente nei secoli dei secoli. Amen.
Canto all’offertorio
FRUTTO DELLA NOSTRA TERRA
Frutto della nostra terra,
del lavoro di ogni uomo:
pane della nostra vita,
cibo della quotidianità.
Tu che lo prendevi un giorno,
lo spezzavi per i tuoi,
oggi vieni in questo pane,
cibo vero dell’umanità.
Rit. E sarò pane, e sarò vino
nella mia vita, nelle tue mani.
Ti accoglierò dentro di me,
farò di me un’offerta viva,
un sacrificio gradito a Te.
Frutto della nostra terra,
del lavoro di ogni uomo:
vino delle nostre vigne,
sulla mensa dei fratelli tuoi
Tu che lo prendevi un giorno,
lo bevevi con i tuoi,
oggi vieni in questo vino
e ti doni per la vita mia.
Rit.
Prefazio
È motivo di gioia grande
unirci alla comunità dei tuoi figli
e a tutta la creazione
per esprimere il nostro canto riconoscente
a te, o Padre,
che rinnovi ogni creatura nel Cristo tuo Figlio.
Gesù, vincitore del peccato e della morte,
ci ha lasciato come statuto della nostra vita
il comandamento dell’amore,
perché possiamo anche noi amare te
e donarci ai fratelli
sostenuti dalla forza dello Spirito che opera in noi.
Vivendo il Vangelo
mostriamo a tutti
come lo Spirito agisce per rinnovare il mondo,
e, lasciandoci amare da te,
condividiamo questo dono con tutti,
collaborando così al tuo progetto d’amore.
Uniti a quanti già godono della pienezza della grazia,
in comunione con la Chiesa
che cammina verso la salvezza,
eleviamo a te la nostra lode:
Santo
Osanna eh, Osanna eh
Osanna a Cristo Signor (2 volte)
Santo, Santo, Osanna
Santo, Santo, Osanna
Osanna eh…
I cieli e la terra, o Signore
Sono pieni di te (2 volte)
Osanna eh…
Benedetto colui che viene
nel nome tuo Signor (2 volte)
Osanna eh…
Scambio della pace
“Pace sia, pace a voi”: la Tua pace sarà
sulla terra com’è nei cieli.
“Pace sia, pace a voi” :la Tua pace sarà
gioia nei nostri occhi, nei cuori.
“Pace sia, pace a voi”: la Tua pace sarà
luce limpida nei pensieri.
“Pace sia, pace a voi”: la Tua pace sarà
una casa per Tutti.
“Pace a voi”: sia il Tuo dono visibile.
“Pace a voi”: la Tua eredità.
“Pace a voi”: come un canto all’unisono
che sale dalle nostre città.
“Pace a voi”: sia un’impronta nei secoli.
“Pace a voi”: segno d’unità.
“Pace a voi”: sia l’abbraccio tra i popoli,
la Tua promessa all’umanità.
Agnello di Dio
Antifona alla comunione
Prima di ricevere il Pane Eucaristico, facciamo memoria del Pane della Parola. Diciamo insieme:
«Come io ho amato voi, così anche voi amatevi gli uni gli altri», dice il Signore. Alleluia. (Gv 13,34)
Comunione
IL CANTO DELL’AMORE
Se dovrai attraversare il deserto
non temere io sarò con te
se dovrai camminare nel fuoco
la sua fiamma non ti brucerà
seguirai la mia luce nella notte
sentirai la mia forza nel cammino
io sono il tuo Dio, il Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato
ti ho chiamato per nome
io da sempre ti ho conosciuto
e ti ho dato il mio amore
perché tu sei prezioso ai miei occhi
vali più del più grande dei tesori
io sarò con te dovunque andrai.
Non pensare alle cose di ieri
cose nuove fioriscono già
aprirò nel deserto sentieri
darò acqua nell’aridità
perché tu sei prezioso ai miei occhi
vali più del più grande dei tesori
io sarò con te dovunque andrai
perché tu sei prezioso ai miei occhi
vali più del più grande dei tesori
io sarò con te dovunque andrai.
Io ti sarò accanto sarò con te
per tutto il tuo viaggio sarò con te
io ti sarò accanto sarò con te
per tutto il tuo viaggio sarò con te.
INSIEME È PIÙ BELLO
Dietro i volti sconosciuti
della gente che mi sfiora,
quanta vita,
quante attese di felicità,
quanti attimi vissuti,
mondi da scoprire ancora,
splendidi universi accanto a me…RIT: È PIU’ BELLO INSIEME, È UN DONO GRANDE L’ALTRA GENTE, È PIU’ BELLO INSIEME.
È PIU’ BELLO INSIEME, È UN DONO GRANDE
L’ALTRA GENTE, È PIU’ BELLO INSIEME.E raccolgo nel mio cuore
la speranza ed il dolore,
il silenzio,
il pianto della gente attorno a me.
In quel pianto, in quel sorriso,
è il mio pianto, il mio sorriso:
chi mi vive accanto è un altro me. RITFra le case e i grattacieli,
fra le antenne lassù in alto,
così trasparente il cielo non l’ho visto mai.
E la luce getta veli
di colore sull’asfalto
ora che cantate insieme a me. RIT
Preghiere di ringraziamento
Signore, ti ringraziamo per averci dato la
possibilità di fare la comunione e nuove amicizie in
questo corso di catechismo.
Grazie, Signore Gesù!
Signore, grazie a Te abbiamo la vita, una casa,
una splendida famiglia, cibo, vestiti, una scuola in
cui studiare e amici sinceri.
Grazie, Signore Gesù!
Signore, ti ringraziamo per la fede che ci doni
ogni giorno. Aiutaci a trasmettere il tuo amore a chi
ci sta vicino.
Grazie, Signore Gesù!
Signore, ti ringraziamo per la natura che hai
creato. Aiutaci a rispettarla, non inquinarla e a
proteggere animali e piante.
Grazie, Signore Gesù!
Signore, vogliamo ringraziarti per la nostra
comunità, che ci ha accolto e accompagnato in questo
percorso.
Grazie, Signore Gesù!
Preghiera a Maria
Maria,
noi stiamo vivendo uno dei momenti più
grandi e più belli della nostra vita:
Gesù si è donato a noi e noi lo abbiamo
accolto.
Nessuno meglio di Te
può aiutarci a vivere questa gioia e questo impegno,
perché nessuno mai ha accolto Gesù
come tu lo hai accolto e donato a tutti gli uomini.
Insegnaci ad ascoltare la sua parola.
Insegnaci a vivere con Lui.
Insegnaci a portarlo agli altri.
Rendici, come Te, esultanti nello spirito
per testimoniare ai nostri genitori,
ai nostri amici, a tutti,
la bellezza del dono che oggi abbiamo ricevuto. Amen
Benedizione finale
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Dio, che nella risurrezione del suo Figlio unigenito ci ha donato la grazia delle redenzione e ha fatto di noi suoi figli, vi dia la gioia della sua benedizione.
Amen.
Il Redentore, che ci ha donato la libertà senza fine, vi renda partecipi dell’eredità eterna.
Amen.
E voi, che per la fede in Cristo siete risorti nel Battesimo, possiate crescere in santità di vita per incontrarlo un giorno nella patria del cielo.
Amen.
E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo scenda su di voi e vi rimanga sempre.
Amen.
Canto finale
IN UN MONDO DI MASCHERE
In un mondo di maschere
dove sembra impossibile
riuscire a sconfiggere
tutto ciò che annienta l’uomo.Il dolore e la falsità
la violenza e l’avidità
sono mostri da abbattere
noi però non siamo soli.Canta con noi, batti le mani
alzale in alto, muovile al ritmo del canto
stringi la mano del tuo vicino
e scoprirai che è meno duro il cammino così.C’ha promesso il Suo spirito
lo sentiamo è in mezzo a noi
e per ciò possiam credere
che ogni cosa può cambiare.Non possiamo più assistere
impotenti ed attoniti
perché siam responsabili
della vita attorno a noi.Canta con noi, batti le mani
alzale in alto, muovile al ritmo del canto
stringi la mano del tuo vicino
e scoprirai che è meno duro il cammino così.
Per la preghiera a casa
Orientamenti per la preghiera
Leggere nella Bibbia: Nel Vangelo di oggi, Gesù annuncia la sua “ora”: non sempre, nella vita personale, è facile leggere e capire il significato delle ore e dei momenti che la caratterizzano. Leggiamo, nel capitolo 12 del Vangelo di Giovanni, lo smarrimento e la ricerca dei discepoli, immagini di tante difficoltà anche nostre sul piano della fede. Gesù accoglie così noi e tutti i suoi discepoli.
Letture di domenica prossima, VI di pasqua
Atti 15,1-2.22-29; Salmo 67; Apocalisse 21,10-14.22-23; Giovanni 14,23-29
Il comandamento nuovo
(da “Ciò che conta è amare” di Carlo Carretto)
«Niente di nuovo sotto il sole» dicevano gli antichi e avevano ragione perché non conoscevano ancora l’unica novità che poteva spuntare sulla terra, l’unico uomo capace di far cose nuove: Gesù. Il vecchio adagio fu contraddetto da Gesù, perché Gesù è una cosa nuova sotto il sole, è l’unica novità possibile.
Anche nell’amore fu novità!
Difatti in antico si diceva: «amerai il prossimo come te stesso» ed era la perfetta logica.
All’uomo impegnato a realizzare l’antica legge, già così difficile dopo il peccato, Gesù rivela un altro tipo di amore che definisce gelosamente «il suo comandamento», che è di una dimensione non più umana ma divina e dice in tutto il suo splendore a quale altezza di perfezione vuole trascinarci: «Amerai come io ho amato» (Gv 13,34).
Era già complicato arrivare alla pari, no, Gesù ha gettato via il conto.
Amerai come io ho amato cioè fino al sacrificio, fino al dono totale di te.
Tutto il passato si era retto faticosamente sulla difesa della giustizia: uno a me e uno a te – uno schiaffo a me e uno schiaffo a te – un dente di meno a me, un dente di meno a te – un occhio cavato a me, un occhio cavato a te, ed ecco arrivare costui che grida: Ma io vi dico! E vediamo cosa dice: «Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi calunniano. A chi ti percuote su una guancia porgi anche l’altra e a chi ti prende il mantello non impedire di toglierti la tunica. Dà a chi ti chiede e a chi ti prende il tuo, non domandare restituzione» (Lc 6,27-30).
Il vangelo dovrebbe essere proibito: è un libro che dovrebbe essere vietato nei paesi civili, specie se difensori dell’ordine borghese costituito. È un libro scomodo per i pagani e più scomodo ancora per i cristiani. Siamo posti in una contraddizione continua e le sue tremende parole giudicano i secoli. Ci saranno teologi che disserteranno sulla giustezza della guerra, ci saranno santi che predicheranno la crociata, ci saranno cristiani che prenderanno le armi come una croce e si batteranno come se in faccia da sbudellare ci fossero dei fantocci di cartapesta.
Però…. attenti attenti: ho l’impressione che ci sia qualcosa di nuovo sotto il sole…
Amare al di là di ogni limite.
E invita noi a fare altrettanto; tutto il resto conta meno. Perché chiudersi in un cristianesimo giuridico e meschino, preoccuparsi di una casistica esasperante che non convince più nessuno invece di gettarsi giù dalla china verso tutti gli uomini con quel solo programma in croce!
Perché restare – dopo il passaggio di Gesù sulla terra – solo abbarbicati alla difesa della giustizia, quando la giustizia da sola non è più capace di salvarci!
È vero che abbiamo il «diritto di difenderci» ma non il «dovere» e possiamo benissimo rinunciare a questo margine del nostro campo per offrirlo all’amore, al perdono, alla pace, al dialogo con gli uomini.
Non è così?
