3ª DOMENICA DI PASQUA – ANNO B
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Canto
VOCAZIONE
Era un giorno come tanti altri
e quel giorno lui passò.
Era un uomo come tutti gli altri
e passando mi chiamò
Come lo sapesse che il mio nome
era proprio quello,
come mai volesse proprio me
nella sua vita, non lo so.
Era un giorno come tanti altri
e quel giorno mi chiamò.
Rit. Tu Dio che conosci il nome mio
fa’ che ascoltando la tua voce,
io ricordi dove porta la mia strada
nella vita, all’incontro con te.
Era un’alba triste e senza vita
e qualcuno mi chiamò.
Era un uomo come tanti altri
ma la voce, quella no.
Quante volte un uomo
con il nome giusto mi ha chiamato,
una volta sola l’ho sentito
pronunciare con amore.
Era un uomo come nessun altro
e quel giorno mi chiamò.
Rit.
Aspersione con l’acqua lustrale
Fratelli e sorelle carissimi, invochiamo la benedizione di Dio nostro Padre perché questo rito di aspersione ravvivi in noi la grazia del Battesimo, per mezzo del quale siamo stati immersi nella morte redentrice del Signore per risorgere con lui alla vita nuova.
Padre, gloria a te, che dall’Agnello immolato sulla croce fai scaturire le sorgenti dell’acqua viva. Gloria a te, o Signore.
Cristo, gloria a te, che rinnovi la giovinezza della Chiesa nel lavacro dell’acqua con la parola della vita. Gloria a te, o Signore.
Spirito, gloria a te, che dalle acque del Battesimo ci fai riemergere come primizia della nuova umanità. Gloria a te, o Signore.
Il prete prende l’aspersorio e asperge se stesso e i ministri, poi il clero e il popolo
Dio onnipotente ci purifichi dai peccati e per questa celebrazione dell’Eucaristia ci renda degni di partecipare alla mensa del suo regno nei secoli dei secoli. Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama. (2 v)
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie
per la tua immensa gloria.
Signore Dio, Re del cielo,
Dio Padre onnipotente,
Figlio unigenito
Cristo Gesù.
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama.
Signore Dio, agnello di Dio,
Figlio del Padre onnipotente,
tu che togli i peccati del mondo
abbi pietà di noi.
Tu che togli i peccati del mondo
accogli benigno la nostra preghiera
tu che siedi alla destra del Padre
abbi pietà di noi!
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama.
Tu solo il santo, tu solo il Signore,
tu l’altissimo Gesù Cristo,
con lo Spirito santo
nella gloria del Padre.
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama. (2 v)
Colletta
Preghiamo.
Ciascuno formula in silenzio la propria intenzione di preghiera.
O Padre, che nella gloriosa morte del tuo Figlio hai posto il fondamento della riconciliazione e della pace, apri i nostri cuori all’intelligenza delle Scritture, perché diventiamo i testimoni dell’umanità nuova, pacificata nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Introduzione alla Liturgia della Parola
La guarigione di uno storpio diventa l’occasione per annunciare la salvezza portata da Gesù, la nuova alleanza, e per invitare a farne parte.
Nella Bibbia, e in particolare per Giovanni, la conoscenza non è qualcosa di puramente intellettuale, ma è un coinvolgimento esistenziale: conoscere è osservare la sua Parola.
L’incontro col Signore risorto apre la mente ai discepoli che finalmente sono in grado di comprendere ed accogliere il messaggio di donazione di sé stesso senza riserve di Gesù.
Prima Lettura At 3,13-15.17-19
Dagli Atti degli Apostoli
[Un giorno Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera verso le tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita e lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta «Bella» a chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio. Questi, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, domandò loro l’elemosina. Allora Pietro fissò lo sguardo su di lui insieme a Giovanni e disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse verso di loro, aspettandosi di ricevere qualche cosa. Ma Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!». E, presolo per la mano destra, lo sollevò. Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e balzato in piedi camminava; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio. Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano che era quello che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio ed erano meravigliati e stupiti per quello che gli era accaduto. Mentr’egli si teneva accanto a Pietro e Giovanni, tutto il popolo fuor di sé per lo stupore accorse verso di loro al portico detto di Salomone.
Vedendo ciò, Pietro disse al popolo: «Uomini d’Israele, perché vi meravigliate di questo e continuate a fissarci come se per nostro potere e nostra pietà avessimo fatto camminare quest’uomo?]
[In quei giorni, Pietro disse al popolo:] «Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni.
[Proprio per la fede riposta in lui il nome di Gesù ha dato vigore a quest’uomo che voi vedete e conoscete; la fede in lui ha dato a quest’uomo la perfetta guarigione alla presenza di tutti voi.]
Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale dal Salmo 117 (118)
Alleluia, alleluia, alleluia. (cantato)
Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia!
Nell’angoscia mi hai dato sollievo;
pietà di me, ascolta la mia preghiera.
Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;
il Signore mi ascolta quando lo invoco.
Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene,
se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?».
In pace mi corico e subito mi addormento,
perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare.
Seconda Lettura 1Gv 2,1-5a
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
[Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.]
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Canto al vangelo Gv 20,29
Alleluia, alleluia.
Signore Gesù, facci comprendere le Scritture; arde il nostro cuore mentre ci parli. (Cf. Lc 24,32)
Alleluia, alleuia.
Alleluia alleluia! Alleluia, alleluia Dio ha visitato il suo popolo,
ha fatto meraviglie per noi, alleluia!Gli occhi dei cechi vedono la luce, gli orecchi sordi odono la voce:
Dio ha fatto meraviglie per noi, Dio ha fatto meraviglie per noi!Rit. Alleluia……
I cuori spenti vibrano d’amore, i volti tristi splendono di gioia:
Dio ha fatto meraviglie per noi, Dio ha fatto meraviglie per noi!Rit. Alleluia……
Le bocche mute cantano in coro e mani stanche ritmano la lode:
Dio ha fatto meraviglie per noi, Dio ha fatto meraviglie per noi!Rit. Alleluia……
VANGELO Lc 24,35-48
Dal Vangelo secondo Luca
Gloria a te, o Signore.
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Parola del Signore. Lode a te o Cristo.
La professione di fede
Credete in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra? Credo.
Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre? Credo.
Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna? Credo.
Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberati dal peccato e ci ha fatti rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia per la vita eterna, in Cristo Gesù, nostro Signore. Amen.
Perché siete turbati
Toccatemi
e guardate.
Di questo voi siete
testimoni.
e il fianco.
La nostra preghiera di oggi
Preghiamo con gioia il Signore risorto per noi e per tutti gli uomini:
- Gesù risorto, concedici di vivere come fratelli, radunaci insieme per professarti il Vivente,
– fa’ che siamo la tua Chiesa nel mondo. - Gesù risorto, vinci le nostre paure, rendi feconda la nostra missione tra le genti,
– fa’ che ti riconosciamo presente nella storia. - Gesù risorto, invitaci a mangiare con te, prepara per noi il banchetto del Regno,
– fa’ che ti riconosciamo nello spezzare il pane nella mensa eucaristica e nella condivisione fraterna. - Gesù risorto, rendici testimoni del tuo amore fino alla fine, fa’ che viviamo il perdono fraterno frutto del tuo perdono a tutti gli uomini,
– fa’ che la nostra vita glorifichi il Padre nostro. - Gesù risorto, ricordati di Enrico, Giuseppe e di tutte le nostre sorelle e fratelli defunti.
– Aprici all’intelligenza delle scritture perché restiamo radicati nella speranza della resurrezione.
(Intenzioni personali formulate nel silenzio)
(Tutti) Ti rendiamo grazie, o Dio, Padre nostro: quando spezziamo il pane, riconosciamo il Signore risorto, e riceviamo il perdono e la pace che solo lui può donare. Egli è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Canto all’offertorio
SEGNI DEL TUO AMORE
Mille e mille grani nelle spighe d’oro
mandano fragranza e danno gioia al cuore,
quando, macinati, fanno un pane solo:
pane quotidiano, dono tuo, Signore.
Rit. Ecco il pane e il vino, segni del tuo amore.
Ecco questa offerta, accoglila Signore:
tu di mille e mille cuori fai un cuore solo,
un corpo solo in te
e il Figlio tuo verrà, vivrà
ancora in mezzo a noi.
Mille grappoli maturi sotto il sole,
festa della terra, donano vigore,
quando da ogni perla stilla il vino nuovo:
vino della gioia, dono tuo, Signore.
Rit.
Santo
Santo, Santo, Santo, Santo,
Santo, Santo, Santo, Santo
Santo è il Signore Dio dell’universo
i cieli e la terra sono pieni della tua gloria.Osanna osanna
osanna nell’alto dei cieli.
Osanna osanna
osanna nell’alto dei cieli.Benedetto è colui che viene nel nome del Signore.
Osanna osanna
osanna nell’alto dei cieli.
Osanna osanna
osanna nell’alto dei cieli.
Agnello di Dio
Antifona alla comunione
Prima di accostarci al Pane Eucaristico, facciamo memoria del Pane della Parola:
Cristo doveva patire e risorgere dai morti il terzo giorno; nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati. Alleluia. (Cf. Lc 24,46-47)
Comunione
Come acqua cristallina che scende giù dai monti,
sei venuto in mezzo a noi, sorgente della verità.
E portavi la Tua vita, la legge del Tuo cielo,
per insegnarci l’amore e farci simili a Te.Ogni tua parola è acqua viva
che disseta i nostri cuori,
ogni tua parola è cengia
che sostiene il nostro altare,
ogni tua parola, ogni tua parola…Come pioggia e neve che tornano al cielo
dopo aver irrigato e fecondato la terra,
così ogni Tua parola ritornerà a Te,
frutto della nostra vita che Tu raccoglierai.Ogni tua parola è acqua viva
che disseta i nostri cuori,
ogni tua parola è cengia
che sostiene il nostro altare,
ogni tua parola, ogni tua parola, ogni tua parola
Canto finale
E LA STRADA SI APRE
Raggio che buca le nubi ed è già cielo aperto
acqua che scende decisa scavando da sé
l’argine per la vita.
La traiettoria di un volo che
sull’orizzonte di sera
tutto di questa natura ha una strada per sé.Attimo che segue attimo un salto nel tempo
passi di un mondo che tende oramai all’unità
che non è più domani
usiamo allora queste mani
scaviamo a fondo nel cuore
solo scegliendo l’amore il mondo vedrà…Che la strada si apre passo dopo passo
ora su questa strada noi. E si spalanca un cielo
un mondo che rinasce si può vivere per l’unità.Nave che segue una rotta in mezzo alle onde
uomo che s’apre la strada in una giungla di idee
seguendo sempre il sole,
quando si sente assetato
deve raggiungere l’acqua
sabbia che nella risacca ritorna al mare.
Usiamo allora queste mani
scaviamo a fondo nel cuore
solo scegliendo l’amore il mondo vedrà.
RIT.
Per la preghiera a casa
Orientamenti per la preghiera
Leggere nella bibbia: La gloria e la croce (Isaia 52,13-53,12; Giovanni 12,20-28; Apocalisse 1,9-20).
Letture di domenica prossima, IV di Pasqua B:
Atti degli Apostoli 4,8-12; Salmo 118; Prima lettera di Giovanni 3,1-2; Giovanni 10,11-18.
Il risorto e il più umano dei segni
Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Com’è difficile credere! Sorgono dubbi. Sgorga una gioia che pare eccessiva: troppo bello per essere vero! Non basta nemmeno il cuore che balza in petto. Questa straordinaria avventura di stupore e di esitazione da allora non si è più fermata ed ha preso anche me e la mia fede. «Non sono un fantasma», dice Gesù: non sono l’illusione di un dormiente o un sogno ad occhi aperti; non sono un mantello di parole pieno solo di vento. Io ho vita piena: guardate! vedete! toccate! mangiamo insieme! Non alla gioia, non alla visione, non ai racconti e alle profezie, gli apostoli si arrendono ad una porzione di pesce arrostito, al più semplice dei segni, al più umano e primitivo bisogno del corpo. Signore così umile che ti avvicini a questi nostri sensi, che ti fai piccolo e concreto perché ti possiamo toccare; che rinunci ai segni prodigiosi proprio per questo, perché vuoi venire più vicino, essere il più familiare possibile! Gli apostoli, segnati per sempre dal segno fra tutti il più umile e quotidiano, lo daranno come prova: noi abbiamo mangiato con lui dopo la sua risurrezione (At 10,41).
Mangiare è il segno della vita; mangiare insieme è il segno più eloquente di un legame rifatto, di una comunione ritrovata che tiene insieme le vite. Quel lamento – non sono un fantasma – arriva fino a me. Chi sei, Signore? Un’emozione occasionale, un gioco d’ombre sul muro della vita, un mito, pur magnifico e necessario, un rito settimanale, poco più che un fantasma? No, Cristo è il presente e il futuro della mia carne, vita della mia vita; piccola porzione di pesce; concreto punto nella storia e nello spazio, ma che si dilata e mi coinvolge. Non è un fantasma, ma parola come spada, svela e apre la vita; pane e vino che bastano ai giorni: vive in me, mi chiama, si dilata dentro, piange le mie lacrime e sorride come nessuno. Talvolta vive al posto mio e cose più grandi di me mi accadono. Forse tutto è più grande di me. E si fa pace (pace a voi!) che non merito, più grande di ogni mio diritto; e si fa intelligenza che io non ho conquistato (svelò loro il senso delle scritture e della vita); e si fa orizzonte e strada e passi d’amico lungo il cammino.
Vorrei oggi ripartire, come i due di Emmaus, alla ricerca della carne di Cristo. E so che Cristo è sparpagliato nella carne del mondo, un Dio vestito di umanità, e tutti i nostri volti insieme fanno il suo unico volto. L’umanità è il corpo di Dio. Vicinissima a te è la sua carne; affidata a te, in tutti i membri della Chiesa e dell’umanità, i più poveri e sofferenti: là le tue mani possono ancora toccarlo e accarezzarlo, per far sì che non sia più vero il lamento di Cristo: non sono un fantasma, io ho carne e ossa, toccatemi! E siate testimoni.
padre Ermes Ronchi