Molte parrocchie in questo tempo di digiuno eucaristico si stanno attrezzando per trasmettere la messa domenicale in streaming.
Noi, con alcune altre parrocchie abbiamo fatto una scelta diversa: due piccoli sussidi per celebrazioni domestiche del Giorno del Signore. A un mezzo di comunicazione di fronte al quale non puoi che essere spettatore passivo, abbiamo preferito una modalità di celebrazione attiva, fondata sul sacerdozio comune di tutti i battezzati, dando un valore attuale all’espressione “Chiesa domestica”.
I sussidi possono essere scaricati o ritirati in chiesa. Al termine delle celebrazioni chiediamo anche un ritorno, un commento sul Vangelo che raccoglieremo insieme ad tutti gli altri per formare una grande riflessione condivisa. Buona Domenica.
I SUSSIDI, OLTRE CHE SCARICABILI, SONO DISPONIBILI IN CHIESA.
Cari parrocchiani, invitiamo ognuno di voi a inviarci la propria riflessione, anche un semplice pensiero, entro le ore 14.00 della domenica. Raccoglieremo tutte le riflessioni e le condivideremo con voi entro le ore 18.00, così da celebrare anche a distanza la nostra comunione.
Potete inviare il Vostro contributo compilando direttamente la scheda sottostante.
Vi ringraziamo per la partecipazione!
‘Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?’. Perché questo tempo di buio porti con sé tante piccole rivoluzioni di prospettiva nelle nostre vite, nei nostri interrogativi, nel nostro rapportarsi agli altri, al tempo, agli obiettivi e priorità… Alla ricerca della Luce!
In un momento buio che sembra non terminare, dove la speranza di rivedere la luce cresce ogni giorno di più, il cieco nato ci rappresenta alla perfezione. Inoltre, ora più che mai abbiamo bisogno dell’umiltà di cui parla Don Luca nella riflessioni, ammettendo di non essere a conoscenza di tutte le verità ci affidiamo a Dio e alle istituzioni per uscire al meglio dai giorni attuali.
Insieme ce la faremo.
Davanti al miracolo i farisei si mettono a disquisire su Gesù, preoccupati di perdere la loro posizione.
Quante volte capita di fare lo stesso, per non mettersi in discussione, e non si riesce a meravigliarsi del miracolo che incontriamo.
Il dubbio è legittimo, ma quanto è difficile a volte andare oltre…
Preghiamo di riuscire a cogliere la luce vera di Cristo, nei gesti e nella Parola, di riuscire a lasciarci sorprendere da questa luce che, come fa nuove tutte le cose, può fare nuova anche la nostra vita.
In questo periodo siamo tutti ciechi, non possiamo vedere la luce della fine di questa reclusione.
Il Signore però ci dà la vista, ci garantisce che, in lui, ci sarà sempre luce.
Lo preghiamo quindi di aiutarci, con la Sua forza, a renderci più saldi e fiduciosi.
Castigo o casualità ? E’ già di per se motivo di riflessione la combinazione tra il Vangelo di oggi e il momento drammatico che stiamo vivendo e tuttavia la dimensione globale del contagio rafforza la risposta al quesito. Il castigo, che richiama un eventuale colpa, non trova appigli per facili e superficiali giustificazioni. E’ evidente che la questione riguarda l’intera umanità nella sua corsa verso un progresso promettente di benessere, corsa troppo rapida per il ritmo della natura, che reagisce nei modi e nei tempi che la contraddistinguono.
E qui è facile cadere nella retorica, ma evidentemente ancora una volta si rivela come l’uomo non è il centro dell’universo ma solo una sua componente, che ha imparato a manipolarne alcuni aspetti ma non ha imparato a rispettarlo. Ed ecco quindi l’invito ad aprire gli occhi.
Oggi, come la scorsa domenica, abbiamo provato a celebrare il giorno del Signore grazie al sussidio proposto collegandoci in video tra varie famiglie. E’ stato un bel momento… Faticoso perché tecnologicamente ci sono tanti limiti, ma comunque bello. Abbiamo tentato di ricreare un pezzettino di comunità. In attesa di tempi migliori mando a tutti un grande grande abbraccio.
Che questo tempo di costrizione ci aiuti a vedere ciò che è veramente importante ed essenziale, ad aprire i nostri occhi a ciò che abbiamo sempre vicino ma spesso non vediamo. La fortuna di una casa, la vicinanza di una famiglia, del cibo.
Che i nostri occhi si possano aprire a ciò che è veramente importante vedere.
Oggi abbiamo celebrato in famiglia con il sussidio e dopo un primo tentativo di domenica scorsa con gli zii, oggi abbiamo condiviso per via telematica questo momento anche con i nonni.
Non è stato banale, ma certamente emozionante.
Ringrazio i nonni per la fiducia e la capacità di saper andare oltre schemi consolidati. Un po’ come il cieco nato, si sono lasciati aprire gli ochhi al nuovo e inedito, non si sono sottratti ad andare a togliersi il fango alla fontana dove, noi figli gli avevamo indicato di andare con speranza per vedere oltre. Un esempio che ci edifica e ci insenga a fidarsi sempre e ancora nel Signore e in chi ci sta accanto con amore.
E’ stato bello conidvidere le nostre paure e le nostre tenebre ed insieme affidarle al Signore perchè ci faccia trovare la luce, non fuori, ma dentro di noi, dentro le nostre case.
Gli audio ed i contributi molto belli, ognuno se li è seguiti da casa e poi abbiamo ripreso insieme per evitare problemi tecnici,
Un grazie a chi ha preparato e coordinato.
Tempo di crsis certamente, ma anche di Grazia e di crescita anche nella fede.
La Parola che abbiamo ascoltato oggi ci fa ripensare al nostro cammino nella fede. E’ stato un vero e proprio “pellegrinaggio”: percorrere i cammini della vita con la fatica, l’incertezza e l’insicurezza che caratterizzano i cammini dei pellegrini.
Oggi, come l’uomo cieco che ha ritrovato la vista, alla domanda del Signore: “Tu credi nel figlio dell’uomo?” rispondiamo: “Crediamo, Signore!”
I momenti di oscurità sono tanti, l’aridità che attraversa i nostri cuori incombe ancora con forza… la paura di fronte alle prove, le nostre fragilità umane… le distrazioni, le tentazioni, le debolezze e la sofferenza ci sono, inevitabilmente …
L’esperienza della vita, quel fango che Gesù ha messo sui nostri occhi perché lo riconoscessimo e vedessimo la vera luce, ci rende consapevoli che oscurità e certezza sono le due forze che sostengono il nostro cammino nella fede.
Credere quindi è ripartire di nuovo, un alzarsi la mattina e mettersi in cammino in cerca del volto del Signore. Come cercare il suo volto? Gesù ci ha dato la vista e ci ha indicato la via della luce: accettare ed accogliere la sua Parola, con la mente e soprattutto con il cuore.
Nel silenzio entriamo in comunione con Lui e se ci lasciamo avvolgere dal suo amore troviamo pace e possiamo riscoprire in noi anche la forza di gridare ai fratelli e alle sorelle, con umiltà e semplicità, che Lui è la luce! A Lui possiamo abbandonarci quando il buio e le tenebre incombono, quando le paure e le ansie ci crollano addosso. Il Signore è con noi, con tutto il suo amore!
Gratitudine e gioia accompagnino il nostro cammino nella fede!!
Marzia Domenico
Che questa celebrazione in famiglia, sia consolazione per tutti noi e ci aiuti ad allontanare tutte le nostre paure.
“Noi vediamo, il vostro peccato rimane”.
Certe volte la “luce” può essere spengere tutte le certezze abbaglianti e camminare vivi nel mistero della cecità, (af)fidandosi a Gesù ed agli altri.
Con umiltà ci riconosciamo ciechi e ti cerchiamo Gesù, cerchiamo la tua luce.
Viviamo un periodo di grande incertezza per il nostro futuro, di sofferenza per tanti nostri fratelli vittime di questo virus, di solitudine e paura.
Aiutaci a vedere la tua luce, la sola vera luce che può illuminare la nostra vita. Aiutaci a capire che, come il cieco, dobbiamo rispondere alla tua richiesta “va’ a lavarti … “ per far sì che la tua luce ci apra gli occhi.
Ora, chiusi nelle nostre case, la tua Parola è per noi conforto, speranza e luce che illumina non solo il futuro “cosa sarà dopo” ma il nostro presente “come posso vivere in pienezza qui ora?”
Lucia Alessandro, Niccolò e Leonardo
La luce illumini i nodi da sciogliere dentro di me e mi permetta di vedere meglio il mio prossimo,mi aiuti a capirlo e a stargli vicino oltre ogni differenza.La speranza che tu Signore, possa aprire i miei occhi è già motivo di gioia.Prego per la mia famiglia che è anche la nostra comunità,per le persone sole e per tutti coloro che stanno soffrendo. Buona domenica
Mi piace e ammiro molto come l’uomo che era cieco risponde ai farisei, come se, più che la vista, avesse acquistato saggezza e coraggio. E le mille domande e obiezioni dei farisei non lo ingannano, lui sa quel che gli è accaduto e non si fa confondere, la sua certezza è che Gesù gli ha aperto gli occhi. E il vero faccia a faccia con Gesù avviene dopo tutto questo (prima, in fondo, non si erano mica parlati).
Prego allora che la certezza e la gratitudine di essere stati guariti non ci abbandoni mai, anche quando i tanti farisei che ci sono in noi ci confondono e ci scoraggiano… soprattutto in un momento di forte incertezza come questo.
Grazie! (e scusate il ritardo)
Manteniamo una vista che non si fermi all’apparenza e che accolga, anche se da lontano. Che la nostra tavola aspetti chi adesso non può partecipare allo stare insieme. Che il nostro ‘vedere’ sia gravido di speranza,
Eugenia e Paolo
Caro don Luca, cara nostra comunità..
Oggi pensavo quant’è bella la nostra chiesa con quella porta grande centrale spalancata.
Proprio oggi dove tutte le case sono giustamente chiuse ed è impossibile raggiungerle, c’è la casa di Dio, casa di tutti, sempre aperta.
Grazie!
Un abbraccio grande!
Andrea, Francesca & Leone.