Non avremmo mai immaginato di dover celebrare il Triduo Pasquale senza le celebrazioni liturgiche. In qualche modo stiamo facendo la storia, almeno della liturgia, ma non solo. Celebrare nelle case significa prendere sul serio la partecipazione la sacerdozio di Cristo che è donata a tutti i battezzati, e significa essere costretti a riesprimere con parole nuove i contenuti profondi della nostra fede. Questi sussidi non sono, probabilmente, la soluzione, ma sicuramente sono un passo in questa direzione. Cambiare punto di vista è sempre arricchente. Abbracciamo questo tempo come tempo nel quale il Signore ci offre opportunità nuove per rileggere la nostra esperienza di fede. Con questa fiducia andiamo incontro alla Pasqua che viene, per ciascuno di noi.
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Di seguito i vari sussidi del Triduo Pasquale: Giovedì Santo, Venerdì Santo e Veglia Pasquale
Cari parrocchiani, invitiamo ognuno di voi a inviarci la propria riflessione, anche un semplice pensiero, entro le ore 14.00 della domenica. Raccoglieremo tutte le riflessioni e le condivideremo con voi entro le ore 18.00, così da celebrare anche a distanza la nostra comunione.
Potete inviare il Vostro contributo compilando direttamente la scheda sottostante.
Vi ringraziamo per la partecipazione!
La cerimonia di stasera è stata… Particolare. Le abitudini sono state completamente stravolte, invece di essere circondati dalla comunità, siamo rimasti a casa. In famiglia. Eppure, Gesù era lì, con noi. Ci ha lavato le mani invece dei piedi. Ha mangiato con noi. Ha condiviso la tavola, con noi. Il pane.
E la Comunità, la Chiesa… Era lì. E non eravamo più soli.
Abbiamo ringraziato il Signore per gli amici che ha messo sulla nostra strada consapevoli di quanto ognuno di loro arricchisce le nostre vite e ci ha reso le persone che siamo….. Abbiamo fatto memoria di quanto il Signore è il nostro Amico. Con tanta emozione ci siamo messi in ginocchio per lavarci le mani gli uni gli altri, sperimentando l’umile servizio di Gesù. Tanta gratitudine nello spezzare il pane preparato da Camilla con amore…. Emanuele Monica Camilla e Lorenzo
Il Signore è risorto, ha sconfitto la morte…. Con la gioia nel cuore abbiamo condiviso le “tappe fondamentali” dei nostri fiumi di vita: i momenti speciali e piacevoli e le difficoltà dove abbiamo sperimentato la presenza del Signore.
Come tutti siamo molto addolorati e tristi per questo clima di sofferenza e morte ma molto grati al Signore per l’empatia e la condivisione familiare che serberemo come tesoro prezioso nei nostri cuori Monica Emanuele Camilla Lorenzo
Bella la cena di questa sera, Giovedì Santo, con la celebrazione della “Cena del Signore” in famiglia!! Insieme nella preghiera, con la Parola del Signore dinanzi a noi e soprattutto nei nostri cuori; non è mancato il pane azzimo preparato nel pomeriggio ed il bellissimo gesto del lavarsi le mani reciprocamente. Che meraviglia!! Bello “fare memoria” delle persone che ci hanno arricchito con la loro amicizia e dei doni ricevuti che hanno dato “respiro di libertà e di felicità alla nostra vita”… tanti nomi, tanti volti scorrono davanti a noi, tanti momenti della nostra vita arricchiti da parole, gesti, abbracci, presenze silenziose, sguardi profondi e sorrisi che esprimono la bellezza della gratuità del donarsi … Per tutto questo esprimiamo la nostra gratitudine al Signore: grazie per il bene che gli altri sono per noi!! Questa sera desideriamo rivolgere il nostro grazie al Signore per il bene ricevuto in questo cammino di quaresima, grazie per il dono dei sussidi delle domeniche e del Triduo Pasquale, grazie per la presenza di persone che hanno arricchito la nostra vita per un cammino di fede più adulta e autentica, grazie a don Luca, Serena, Marco, Maria, Giovanni …. Oggi riconosciamo di essere bisognosi di quel gesto e nello stesso tempo degni di riceverlo. Grandioso!!! Ci rivediamo in quel dipinto nello sguardo di Pietro diretto verso i piedi di Gesù, nel suo volto luminoso sul quale “si riflette il segno della dignità riacquistata”. Pietro intuisce una chiamata al servizio!!! Ci abbandoniamo al Signore, al suo corpo completamente proteso verso noi, al suo volto riflesso nel catino dove sono i nostri piedi che Lui lava con un amore tanto grande da accogliere le nostre “assenze”, le lontananze, i nostri tradimenti … Signore, ti chiediamo di darci piedi grandi, forti, sicuri per proseguire un cammino di fede che ci porti verso te e che lo Spirito guidi i nostri passi affinché possiamo riconoscere quando e a chi farsi dono, con umiltà, gratuità ed amore sincero.
Marzia Domenico
Buon giovedì santo.
Grazie Gesù pane di vita per aver
condiviso con noi la cena.
Celebrare il Giovedì santo a casa è stato per me riscoprire le radici di una festa, quella dell’HAGGADAH di Pesach (הגדה של פסח) e quindi farlo in famiglia. Abbiamo potuto vivere la lavanda dei piedi che Tommaso e Luca hanno voluto fare cingendosi i fianchi e rivivere poi la ritualità dell’ultima cena.
La notte abbiamo tentato di alternarsi davanti al nostro altare domestico ed è stato Giuda ad occupare i miei pensieri. Lui, che tradisce è per questo amato più che gratuitamente… a caro prezzo!
Alcuni commentatori ci fanno presente che è proprio lui, il traditore, l’UNICO, che prima di allontanarsi dal cenacolo, ricevere da Gesù il “boccone” già Eucarestia, e traducono i versetti di Giovanni così:
“Allora, immerso il boccone, lo prende e dà a Giuda di Simone Iscariota.”
… che follia ai miei occhi.
Il traditore è davvero il più amato da questo folle Dio; anzi grazie a Giuda il Padre ed il Figlio possono essere davvero Glorificati, proprio perchè messi così nella condizione estrema di dimostrare la loro capacità incondizionata di Amare.
La parola tradire assume la connotazione che conosciamo proprio da questo evento e poi mi ricordo che invece deviva dal latino e significa dare, consegnare. Così uno spiraglio mi si apre, davvero Gesù si consegna a Giuda, e Giuda ci consegna nella Gloria il nostro Salvatore.
Giuda è davvero un traditore (consegnetore) per la Gloria di Dio. Spiazzato, vacillo chiedendomi davvero chi sono e cosa sono chiamato ad essere.
Buon proseguimento di celebrazione a tutti
Tutti in Galilea!
Buona pasqua
Un triduo pasquale fatto in casa, nella solitudine, intenso e, come si dice…non tutti i mali vengono per nuocere, anzi proprio da qui, scaturisce una Nuova Vita…Giorni, ore in silenzio , una vita più intima che ha lasciato posto all’apertura del cuore, alla famiglia, alle persone che non possiamo avere accanto come é sempre stato, ci ha portato a riflettere di come bisognerebbe prendere la vita sempre,di quante preoccupazioni superficiali ci sono nelle nostre vite e come invece, basterebbe poco per vivere sereni , ..auguriamo che ognuno sappia riconoscere la Nuova Vita da percorrere fiduciosi…Buona Pasqua a tutti voi!!!
Cosa significa per voi Pasqua? Questa la domanda che stamani ho posto ai miei figli. Provo un po’ di vergogna a pubblicare le risposte: per me un giorno come un altro, una celebrazione. Non so chi mi ha dato forza e parole per parlare a loro di Gesù e, anche se a nulla sarà servito, offro questo nulla alla mia comunità.
Dei mille volti del Signore, quello che ho riconosciuto in questi giorni ė quello quotidiano, semplice ed accanto sempre. Celebrando la messa in casa, fra imprecisioni organizzative, commenti non taciuti, luci e colori domestici, lo sento vivo che illumina di gioia.
Cristo è risorto! Alleluia!! Buona Pasqua a tutti voi fratelli e sorelle, compagni di viaggio alla ricerca di una vita più vera e profonda, a voi pellegrini nella fede!! Abbiamo vissuto un cammino verso la Pasqua importante ed intenso, con momenti di oscurità, incertezze, tante prove… forse più ombre che luci ma non ci siamo sentiti soli! Venerdì scorso, davanti alla croce, un senso di smarrimento, un silenzio opprimente: la sofferenza, la morte, la morte in croce … un senso di vuoto che sembrava incolmabile. Oggi siamo davanti al Cristo risorto, quel Cristo della parrocchia brasiliana, dono di don Luca: che meraviglia!! “E’ risorto perché ha amato”!!! Bellissimo!! La veglia Pasquale ci ha permesso di rinnovare le nostre promesse battesimali, ricordando e comprendendo fino in fondo il significato del battesimo che ci vede “immersi nella morte di Gesù per entrare con lui nella vita nuova con Dio”. Oggi siamo più consapevoli di quanto ha fatto il Signore per noi e desideriamo vivere con rinnovato impegno, costanza e responsabilità una vita coerente come quanto da noi promesso. Una vita orientata alla giustizia, al perdono, al servizio, al rispetto degli altri e di tutto il creato, a donare con umiltà e generosità ciò che abbiamo a chi ha bisogno… una vita di preghiera, di ascolto e meditazione della Parola, di abbandono al Padre con fiducia… Allontaniamo i timori, superiamo le paure che ci tolgono il respiro e seminiamo germogli di speranza, diffondiamo gioia e pace!! Annunziamo che Cristo è morto per la nostra salvezza ed è risorto perché ha amato!! Signore, guidaci con il tuo Spirito perché, rinnovati dal tuo amore possiamo vivere una “vita nuova” ed essere sempre pronti a vedere i nostri limiti e le fragilità, gli errori che commettiamo, fiduciosi che tu sei sempre con noi!!
Marzia Domenico
Oggi mi sento più come i discepoli increduli e perplessi che come le donne spaventate, ma gioiose. La resurrezione era stata più volte annunciata, ma come pensare che dopo tutto quel dolore improvvisamente si possa capire e gioire? Mi sento anch’io un po’ stordita dagli eventi (evangelici, ma soprattutto da quelli reali) e non riesco a dare un gran senso a questa Pasqua.
Gesù però conosce bene i suoi polli e dà loro il tempo, quel tempo di Pasqua di cui don Luca parlava a inizio Quaresima, per elaborare, ripensare, vincere la paura, far emergere pian piano quella gioia che lì per lì, davanti al sepolcro vuoto, non hanno provato. Di questo tempo mi sento profondamente grata!
Ringrazio tutti per le vostre condivisioni, sono sempre molto preziose e vi auguro una buona Pasqua nella Resurrezione di Cristo!
L’essere costretti in casa ci donato una dimensione del tempo del tutto diversa. Senza le tante attività che prima occupavano ogni spazio delle nostre giornate, abbiamo piano piano apprezzato il poter fare con calma e poter dedicare il tempo giusto ad ogni cosa.
Abbiamo così dedicato al Triduo Pasquale un’attenzione diversa, vivendolo in più momenti durante le giornate.
Abbiamo apprezzato alcuni gesti in famiglia.
Giovedì abbiamo preparato il pane Azzimo con Leonardo, atteso i tempi di preparazione, apparecchiato tutti insieme mettendo un posto per Gesù, ci siamo lavati le mani l’un l’altro. E Gesù era in mezzo a noi.
Venerdì abbiamo ripercorso la Passione del Signore con le letture, con la voce di don Luca e con un film.
Abbiamo pensato ad ogni persona che oggi soffre, i malati, i parenti dei defunti, i medi e infermieri, e coloro che sono rimasti senza lavoro, chi non ha casa, chi non ha cibo, chi non ha affetti, Gesù sofferente sulla croce è con loro.
E sentiamo la sua voce “non ti preoccupare io sono con te”.
E nel sepolcro si compie l’opera di Dio, Gesù risorge, la vita rinasce. Rinasce per tutti noi.
In questo periodo di quarantena e di sofferenza, c’è in serbo qualcosa di bello e di buono per ognuno di noi.
Buona Pasqua di rinascita a tutti
Lucia Alessandro, Niccolò e Leonardo.